Per chi investe con costanza sul mercato azionario, il calendario dei dividendi ha un’importanza cruciale. E tra le cedole delle società quotate alla Borsa di Milano, quelle che si staccano tra aprile e maggio sono tra le più attese, perché possono anche segnare la direzione del listino. Dai colossi bancari come Unicredit e Banco BPM, attesi all’appuntamento il 22 aprile, a Stellantis, è lungo l’elenco dei titoli pronti all’incasso.
Con una precisazione da fare sempre doverosa: la differenza tra la data di stacco e la data d’incasso. La prima rappresenta il giorno in cui il titolo “stacca” il diritto al dividendo e quel valore viene dedotto dalla sua valutazione di mercato. Questa data segue di solito di un paio di giorni la data in cui l’investitore incassa effettivamente il dividendo. Il diritto a ricevere il dividendo matura, quindi, solo se si hanno le azioni in portafoglio il giorno dello stacco del dividendo. Ma se l’azione si acquista proprio il giorno dello stacco, non si ha diritto al dividendo. Dopo la data di stacco, l’azionista può vendere l’azione e comunque ricevere il dividendo.
Le società più importanti che distribuiranno gli utili agli azionisti con data di stacco il 22 aprile e data di pagamento il 24 aprile sono Banco BPM, 0,56 euro, Banca Mediolanum, 0,42 euro, Campari, 0,065 euro, Iveco, 0,22 euro, Prysmian, 0,7 euro, Unicredit 1,8029 euro. Per Ferrari, 2,443 euro, e Stellantis, 1,55 euro, la data di stacco sarà il 22 aprile, mentre la data di pagamento il 3 maggio.
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